La storica bottiglia “Vecchia Modena”, datata 1890, rappresenta la più antica testimonianza di un Lambrusco in bottiglia recante una etichetta e ormai è parte indissolubile dell’immagine della Cleto Chiarli. Con questa bottiglia Cleto, il fondatore, partì nel 1900 alla volta di Parigi dove alla Esposizione Universale del 1900 ottenne la prestigiosa “Mention Honorable”. Uscita dal catalogo Chiarli a metà del ‘900 il ‘Vecchia Modena’ riappare nel 1980 e ottiene, per la sua qualità, un apprezzamento così strepitoso tanto da segnare l’inizio di una nuova filosofia produttiva che porterà, negli anni a seguire, alla riqualificazione del Lambrusco. Un salto in avanti e siamo nel 2000 l’anno in cui viene realizzata la nuova cantina Cleto Chiarli e di nuovo l’antica storica immagine di “quella” bottiglia ritorna protagonista.
È infatti il “Premium” Vecchia Modena che, questa volta, inaugura la produzione della Cleto Chiarli con un Sorbara ottenuto da una severa selezione delle migliori uve del vigneto “Sozzigalli”. Una vinificazione in purezza e una ‘pris de mousse’ da solo mosto sublimano tutti gli eccezionali caratteri di questa fantastica varietà. In breve il Premium ottiene i più alti riconoscimenti in Italia e all’estero che solo pochi anni prima nessuno neppure poteva immaginare potessero essere attribuiti ad un Lambrusco.